sabato 30 agosto 2014

La modestia

°Abdul-°Allāh Bin Mas°ūd, che Allah sia soddifatto di lui, ha riferito che il Messaggero, pace e benedizione su di lui, ha detto (traduzione dei significati):

“Abbiate pudore di Allah come è doveroso avere [nei Suoi confronti]“. Dissero: Noi proviamo pudore, o Messaggero di Allah, ringraziando Allah. Egli disse: “Non in questo senso, bensì chi prova pudore nei confronti di Allah come è doveroso provare [nei Suoi confronti] dovrebbe salvaguardare la testa e ciò che essa contiene, dovrebbe salvaguardare il ventre e ciò che in esso è contenuto, dovrebbe ricordare la morte e la decomposizione. Chi ricerca [la ricompensa del]l’Ultima Vita rinuncia all’ornamento della vita vicina [terrena]. Chi fa questo ha dunque provato pudore nei confronti di Allah come è doveroso provare [nei Suoi confronti].

[Catena di trasmissione hasan - Al-Majmū°: 105/5]



استَحْيُوا من اللهِ حقّ الحياءَ . قالوا : إنا نستَحيِي يا نبي اللهِ والحمد لله . قال : ليسَ كذلك ، ولكن من استَحْيَى من اللهِ حقّ الحياءِفليحْفظِ الرأسَ وما وعَى ، وليحفظِ البطْنَ وما حوَى ، وليذكُر الموتَ والبِلى ، ومن أرادَ الآخرةَ تركَ زينةَ الدنيا ، ومن فعلَ ذلكَ فقد استَحْيا من اللهِ حقّ الحياءِ
الراوي: عبدالله بن مسعود المحدث: النووي - المصدر: المجموع – الصفحة أو الرقم: 5/105

  خلاصة حكم المحدث: إسناده حسن

 Che Allah ricompensi con ogni bene la sorella Bushra e il fratello Bilal per l'aiuto ... Allahumma Amin
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«Abbiate pudore nei confronti di Allah, un vero pudore», dicemmo: «Oh Messaggero di Allah, noi abbiamo pudore, che Allah sia lodato», disse: «Non quello, ma il pudore nei confronti di Allah: il vero pudore è preservare la testa e ciò che contiene, la pancia e ciò con cui si unisce, ricordare la morte e la putrefazione, e chi desidera l’Altra vita abbandona la bellezza di questa, chi agisce in questo modo sì che prova pudore nei confronti di Allah, un vero pudore».


Jazakallahu khairan al fratello Abou Elkassim Britel per la revisione e l'aggiunta del commento tratto da Tuhfat al-Ahwadhi di At-Tirmidhi.

Le sue parole: « Abbiate pudore nei confronti di Allah, un vero pudore»; cioè pudore saldo, permanente e sincero. Disse al-Munaawi: “Temete Allah con timore vero”.
Le loro parole: «dicemmo: “Oh Messaggero di Allah, noi abbiamo pudore, che Allah sia lodato”», non hanno detto: (un vero pudore), ammettendo che è impossibile.
Le loro parole: «che Allah sia lodato»; cioè per averci colmato di esso.
Le sue parole: «Non quello»; cioè il vero pudore non quello che avete pensato, ma quello di non usare le vostre membra in quel che non Gli compiace.
Le sue parole: «ma il pudore nei confronti di Allah: il vero pudore è preservare la testa»; cioè di non usarla all’infuori dell’obbedienza Allah, a non prosternarsi ad altri che Lui, di non pregare per ostentazione, di non sottometterla ad altri che Allah e di non alzarla per orgoglio.
Le sue parole: «e ciò che contiene»; cioè quel che è nella testa: lingua, occhi e orecchi, in quel che non Gli compiace.
Le sue parole: «la pancia»; cioè di preservarla dal cibo illecito.
Le sue parole: «e ciò con cui si unisce»; cioè con cui si collega: genitali, piedi, mani e cuore, perché queste membra comunicano con il ventre. Quindi preservarle e non usarle nel peccato ma nell’obbedienza ad Allah (Swt).
Le sue parole: «ricordare la morte e la putrefazione»; cioè ricordarsi che si diventa ossa dopo la morte.
Le sue parole: «e chi desidera l’Altra vita abbandona la bellezza di questa», perché entrambe non si possono unire in modo perfetto, neanche i forti [credenti] ci riescono. Disse al-Munaawi: “Sono [come] delle coospose, quando accontenti l’una fai arrabbiare l’altra”.
Le sue parole: «chi agisce in questo modo»; cioè chi si comporta così.



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