giovedì 22 settembre 2016

L’ermafrodito


Nell’ignoranza preislamica c’era un uomo, di nome ‘Amir ibn adh-Dharb al-‘Adwani. Era un uomo saggio, che ben ragionava al punto tutti gli davano ascolto e gli obbedivano.
Quando gli arabi erano in disaccordo, andavano da lui.
Una volta sette, o otto, uomini gli chiesero sull’eredità di un giovanotto ermafrodito della loro tribù.
Dissero: “Tu sei il saggio fra gli arabi, tutti vengono da te. Come ci comportiamo con quest’uomo, gli diamo l’eredità come se fosse un uomo, o come se fosse una donna quindi non le diamo niente?”, secondo l’uso arabo di allora.
Rispose: “Giuro con Allah, non ho mai trattato una questione simile”. Si mise a riflettere, e nel frattempo ospitò gli uomini per quaranta giorni.
Il saggio aveva una schiava, di nome Sakhila, che pascolava il gregge. La sera tornava sempre tardi, lui che aveva bisogno di mungere le pecore non ci riusciva, allora la puniva e la rimproverava. 
Una sera, mentre lui era confuso, la schiava andò da lui e chiese: “Cosa hai?”, la picchiò, la rimproverò e le disse: “Non sono cose per te!”
Rimase così diversi giorni poi ella riornò e disse: “Gli ospiti hanno mangiato tutto il gregge .. tutti i giorni sgozzi per loro!”
Lui sentì dolcezza verso di lei e le raccontò la storia.
Ella disse: “Segue la regola dell’urinante”, cioè se urina dall’apparato maschile sarà considerato un maschio e se urina da quello femminile, una femmina!
Cominciò a camminare per casa avanti e indietro mentre diceva: “Che Allah ti sollevi, oh Sakhila”, intendeva dire che non l’avrebbe più rimproverata. 
Andò poi dai suoi ospiti e comunicò loro la notizia.
Questa regola sharaitica è stata poi riconosciuta nell’Islam. Una regola pronunciata da una schiava che pascolava il gregge.
Al-Awza’i (rh) disse: “Questo era un uomo pagano che non temeva Allah, non sperava nel Suo Paradiso né temeva il Suo Fuoco. Si astenne per quaranta giorni per paura di comunicare alla gente un errore. Cosa allora deve fare colui che parla con la lingua di Allah e quella del Profeta [ﷺ]?”
Allah Ta'ala dice: (Non seguire ciò di cui non hai conoscenza alcuna. Di tutto sarà chiesto conto: dell'udito, della vista e del cuore), Il Viaggio Notturno, 36.
Qualche ulema disse: “Può darsi che l’uomo possieda la ragione ma certe cose gli sfuggono. E può darsi che colui che non possiede né ragione né esperienza, percepisca il senso corretto di una questione. Il successo e la guida sono nelle Mani di Allah, il Benedetto, l’Altissimo”.
Traduzione a cura di Islamiqra

lunedì 5 settembre 2016

Ciò che va in contrasto con la Sharia o con il sano ragionamento non va obbedito


'Ali (r) disse: «Il Profeta [ﷺ] mandò una spedizione e nominò come emiro uno degli Ansar ordinando di obbedirgli. [Ad un certo punto del viaggio l’emiro] si arrabbiò e chiese: “Non è forse vero che il Profeta [ﷺ] vi ha ordinato di obbedirmi?”, risposero: “Sì”, disse: “Vi chiedo allora di raccogliere della legna, di accendere il fuoco e poi di entrarvi”. Raccolsero la legna, accesero il fuoco e quando tentarono di entrarvi, gli uni guardavano gli altri: “In verità abbiamo seguito il Profeta [ﷺ] proprio per fuggire dal fuoco, e ora ci tocca gettarci in esso?”. Mentre discutevano, il fuoco si spense, lui [l’emiro] si calmò. Quando [il fatto] fu raccontato al Profeta [ﷺ] disse: “Se fossero entrati in esso, non sarebbero mai usciti! L’obbedienza sta nel buon senso (al-ma’ruf)”», estr. al-Bukhari (6726) e Muslim (1840).
È vero che il musulmano è tenuto ad obbedire all’emiro (il governante musulmano), devoto o malvagio che sia, ma se ordinasse qualcosa in contrasto con la Sharia o con il sano ragionamento non va obbedito. In un simile caso non c’è posto per la buona intenzione.
Del dr. Rashid Nafi’
Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=a2Fiygm3GoA
Traduzione cura di Islamiqra
www.islamiqra.eu

Per Allah, non temo per voi la povertà…

°Amrū Bin °Aūf Al-Muzanī, che Allāh sia soddisfatto di lui, riferì che il Messaggero di Allāh, pace e benedizione su di lui inviò ‘Abā °Ubaīdaħ Bin Al-Jarrāh in Bahrein* per portargli la sua jizīaħ**; il Messaggero pace e benedizione su di lui aveva stretto un accordo con la gente del Bahrein e aveva scelto ‘Al-°Alā’ Bin Al-Hadramī perchè li governasse.
‘Abū °Ubaīdaħ giunse dunque con del denaro dal Bahrein, e gli ‘Ansār sentirono del suo arrivo, fecero così la salāħ del mattino col Profeta di Allāh, pace e benedizione su di lui, e quando fece per andarsene gli si posero davanti, alché sorrise il Messaggero di Allāh pace e benedizione su di lui nel vederli e disse (traduzione del significato): “Credo che abbiate sentito dell’arrivo di ‘Abū °Ubaīdaħ e del fatto che sia giunto portando qualcosa con sè“. Essi dissero: “Proprio così o Messaggero di Allāh!”. Disse egli: “Sperate dunque nella buona novella e abbiate speranza [nel ricevere] ciò che vi rallegra; per Allah, non è la povertà che temo per voi bensì temo che si stenda di fronte a voi la dunīā (la vita mondana) come si è stesa di fronte a coloro che vi hanno preceduto, che possiate voi gareggiare per essa*** come essi gareggiarono per essa, [e che dunque] vi distragga come li ha distratti****“.
[Sahīh –  Sahīh Al-Bukhārī: 6425]
* البحرين Bahrein: una località che si trovava fra Al-Basraħ (nell’attuale Iraq) e °Ammān (nell’attuale Giordania).
** الجزية jizīaħ: è una tassa che, in accordo con Corano 9.29 (”ahl al Kitab” la Gente del Libro, vale a dire ebrei e cristiani) devono pagare per poter continuare, pur con molte restrizioni, a praticare il proprio culto nella terra dell’Islam (non devono praticarlo pubblicamente, non devono mostrare pubblicamente i loro segni di culto, i loro libri sacri, non possono suonare le campane) e in cambio della quale hanno garantita protezione e sicurezza nello Stato Islamico.
*** Che possiate voi gareggiare per essa: gareggiare per qualcosa include il fatto di anelare all’oggetto della competizione, si usa il termine arabo تنافس quando la persona desidera ottenere un oggetto di una certa preziosità. Il significato è dunque: temo che possiate sceglierla [anteponendola alla Vita Ultima] ponendo il vostro più grande desiderio in essa come hanno fatto coloro che vi hanno preceduti.
**** Che vi distragga come li ha distratti: in un’altra versione dell’Hadīthفتهلككم كما أهلكتهم (che vi porti alla rovina come portò essi alla rovina) [Sahīh-  Sahīh Al-Tirmidhī: 2462].

أنَّ رسولَ اللهِ صلَّى اللهُ عليه وسلَّم بعَثَ أبا عُبيدَةَ بنَ الجَرَّاحِ إلى البَحرَينِ يأتي بجِزيَتِها، وكان رسولُ اللهِ صلَّى اللهُ عليه وسلَّم ؟و صالَحَ أهلَ البَحرَينِ وأمَّرَ عَلَيهمُ العلاءَ بنَ الحَضرَميِّ، فقَدِمَ أبو عُبيدَةَ بمالٍ مِنَ البَحْرَيْنِ، فسمِعَتِ الأنصارُ بِقُدومِهِ، فوافَت صلاةَ الصُّبْحِ مع رسولِ اللهِ صلَّى اللهُ عليه وسلَّم، فلما انصَرَف تَعَرَّضوا له، فتَبَسَّم رسولُ الله صلَّى اللهُ عليه وسلَّم حين رآهُم وقال : ( أظُنُّكُم سَمِعتُم بِقُدومِ أبي عُبيدَةَ، وأنه جاء بشيءٍ ) . قالوا : أجل يا رسولَ اللهِ، قال : ( فأبْشِروا وأمِّلُوا ما يَسُرُّكم، فواللَّهِ ما الفقرَ أخشَى عليكم، ولكن أخشَى عليكم أن تُبسَطَعليكمُ الدُّنْيا، كما بُسِطَتْ علَى مَن كان قبلكم، فَتَنافَسوها كما تَنافَسوها، وتُلْهيَكُم كما ألهَتْهُمْ ) .

الراوي: عمرو بن عوف المزني المحدث: البخاري المصدر: صحيح البخاريالصفحة أو الرقم: 6425
خلاصة حكم المحدث: [صحيح]

Fonte: https://conoscenzaeluce.wordpress.com

I giorni della pazienza…

°Utbaħ Bin Ghazuān, che Allāh sia compiaciuto di lui, ha riferito che il Messaggero, pace e benedizione su di lui, ha detto (traduzione dei significati):
“In verità seguiranno a voi i giorni della pazienza, in quel tempo per colui che si aggrappa in essi a ciò a cui oggi voi siete [aggrappati] vi sarà la ricompensa di cinquanta di voi. Dissero: O Profeta di Allah, o dei loro? Disse egli (traduzione dei significati): Bensì dei vostri”.
[Sahīh –  Al-Silsilaħ Al-Sahīhaħ: 494]

إنَّ مِن ورائِكم أيامَ الصَّبرِ ، لِلمُتَمَسِّكِ فيهنَّ يومئذٍ بما أنتم عليه أجرُ خمسين منكم ، قالوا ، يا نبيَّ اللهِ أو منهم ؟ قال ، بل منْكم

الراوي: عتبة بن غزوان المحدث: الألباني المصدر: السلسلة الصحيحةالصفحة أو الرقم:494
خلاصة حكم المحدث: إسناده صحيح

Fonte: https://conoscenzaeluce.wordpress.com