'Ali (r) disse: «Il Profeta [ﷺ] mandò una spedizione e nominò come emiro uno degli Ansar ordinando di obbedirgli. [Ad un certo punto del viaggio l’emiro] si arrabbiò e chiese: “Non è forse vero che il Profeta [ﷺ] vi ha ordinato di obbedirmi?”, risposero: “Sì”, disse: “Vi chiedo allora di raccogliere della legna, di accendere il fuoco e poi di entrarvi”. Raccolsero la legna, accesero il fuoco e quando tentarono di entrarvi, gli uni guardavano gli altri: “In verità abbiamo seguito il Profeta [ﷺ] proprio per fuggire dal fuoco, e ora ci tocca gettarci in esso?”. Mentre discutevano, il fuoco si spense, lui [l’emiro] si calmò. Quando [il fatto] fu raccontato al Profeta [ﷺ] disse: “Se fossero entrati in esso, non sarebbero mai usciti! L’obbedienza sta nel buon senso (al-ma’ruf)”», estr. al-Bukhari (6726) e Muslim (1840).
È vero che il musulmano è tenuto ad obbedire all’emiro (il governante musulmano), devoto o malvagio che sia, ma se ordinasse qualcosa in contrasto con la Sharia o con il sano ragionamento non va obbedito. In un simile caso non c’è posto per la buona intenzione.
Del dr. Rashid Nafi’
Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=a2Fiygm3GoA
Traduzione cura di Islamiqra
www.islamiqra.eu
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