Da °AbdAllah ibn Ka°b ibn
Mâlik, che fu quello dei suoi figli che funse da guida a Ka°b – che
Allah sia soddisfatto di lui – quando divenne cieco.
Ho sentito Ka°b ibn Mâlik – che Allah sia soddisfatto di lui – raccontare egli stesso di quando se ne restò indietro, anziché seguire il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) nella spedizione di Tabûk.
Ka°b raccontò: "Non ero mai rimasto indietro, anziché seguire il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), in nessuna spedizione che egli avesse fatto, coll'eccezione della spedizione di Tabûk, a parte il fatto che ero rimasto indietro nella spedizione di Badr, nella quale occasione egli non rimproverò nessuno di essere rimasto indietro: il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) e i Musulmani erano semplicemente usciti puntando alla carovana dei Quraysh, fino al momento in cui Allah l'Altissimo mise insieme loro e i loro nemici in una situazione inopinata.
Ero stato presente, con il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), nella notte di °Aqaba, allorché ci legammo nell'impegno all'Islâm, e non amerei certo che mi fosse data la presenza a Badr in cambio di questa – benché Badr sia ricordata di più tra la gente.
E fa parte della voce pubblica sul mio conto, allorché me ne restai indietro anziché segeuire il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) nella spedizione di Tabûk, che io non ero mai stato così forte, né in migliore stato come nel periodo in cui me ne restai indietro, senza seguirlo in questa spedizione.
E, per Allah, non avevo mai messo insieme prima di allora due cammelle, fino a che non le misi insieme in occasione di questa spedizione. Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) non era solito decidere una spedizione, senza dissimularla dietro qualcosa d'altro. Alla fine ebbe luogo questa spedizione, e il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) la condusse sotto una grande calura, ed affrontò un lungo percorso in zona deserta, ed affrontò un gran numero di nemici;
palesò ai Musulmani l'ordine che li riguardava, che preparassero i loro equipaggiamenti per la loro spedizione, e li informò dell'intento che da loro voleva. I Musulmani che si trovarono col Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) erano molti, quanti non ne potrebbe raccogliere un memoriale.
Ka°b proseguì: "E certo era raro che un uomo volesse mancare, a meno che non pensasse che, se non fosse scesa un'ispirazione da parte di Allah Altissimo, la cosa sarebbe rimasta nascosta.
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) fece questa spedizione nella stagione in cui i frutti diventano buoni, e gradevole l'ombra delle loro piante, ed io ero incline a godermeli.
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) si preparò alla spedizione, e i Musulmani con lui, ed io cominciai a muovermi il mattino, per prepararmi con lui; ma me ne tornavo indietro e non concludevo nulla; e mi dicevo: "Sono in grado di farlo quando lo voglia"; e questo stato di cose non smise di continuare, per tutto il tempo in cui gli altri continuavano a darsi da fare. Un mattino il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) apparve, pronto a partire, ed i Musulmani con lui, mentre io non avevo approntato niente del mio equipaggiamento.
Quindi partii anch'io, ma tornai indietro e non combinai nulla. E questo stato di cose non smise di continuare per me, finché gli altri non accelerarono la marcia, e la spedizione andò avanti rapidamente. Pensai di partire e raggiungerli – l'avessi fatto! -; ma così non fu decretato per me; e quando uscìi in mezzo alla gente, dopo l'uscita in campagna del Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), cominciai ad essere afflitto, non vedendo tra quelli che erano rimasti come me altro che uomini considerati spregiativamente quali ipocriti, oppure qualcuno che Allah Altissimo aveva scusato per il suo stato di debolezza. Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) non si ricordò di me finché non arrivò a Tabûk, e, mentre sedeva in mezzo a coloro che erano a Tabûk, chiese: "Che fine ha fatto Ka°b ibn Mâlik?". Uno dei Banû Salama fece: "Messaggero di Allah, lo hanno bloccato i suoi due vestiti, e lo starsene ad ammirarsi i fianchi!";
Mu°âdh ibn Jabal lo riprese: "È cattivo quello che hai detto; e, per Allah, Messaggero di Allah, non sappiamo sul suo conto che cose buone".
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) taceva, e, mentre stava così, vide un uomo vestito di bianco, con il quale si produsse il miraggio: il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: "Sìi Abû Khaythama"; ed ecco che si trattava di Abû Khaythama al-Ans ârî, colui che fece l'elemosina di un s â' di datteri secchi allorquando gli iprocriti lo biasimarono.
E quando mi arrivò la notizia che il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) stava ormai per tornare da Tabûk, mi ritornò l'angoscia, e cominciai a pensare alla menzogna da dire, e mi chiedevo: "Come mi tirerò fuori dalla sua ira, domani?" e chiesi l'aiuto di tutti quelli dei miei che erano saggi. Ma quando si sparse la voce che era imminente il ritorno del Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), la vana menzogna se n'andò via da me, sicché compresi che non ne sarei mai sfuggito, e decisi di dire la verità.
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) fu di ritorno il mattino: quando ritornava da un viaggio, era solito cominciare dalla moschea, dove elevava ad Allah due raka°ât, e quindi sedeva di fronte al popolo. E quand'ebbe fatto ciò, gli si presentarono quelli che erano rimasti indietro, per giustificarsi con lui, a scongiurarlo: erano più di ottanta uomini. Egli accolse le loro pubbliche giustificazioni, riconobbe le loro ragioni, e li perdonò, rimettendo ad Allah l'Altissimo il giudizio sul loro intimo pensiero. Finché arrivai io, e, quando lo salutai, sorrise col sorriso della persona adirata, e disse: "Vieni";
e venni avanti, arrivando a sedermi di fronte a lui: e mi chiese: "Che cos'è che ti ha fatto restare indietro? Non ti eri già acquistata la cavalcatura"." Ka°b proseguì: "Risposi:
"Messaggero di Allah, se mi trovassi a sedere accanto a qualche altro abitante di questo mondo che non fossi tu, vedrei di sottrarmi al suo sdegno con una scusa, e certamente mi è stata data capacità di disputare; e invece, per Allah, mi sono reso conto che, se ti raccontassi oggi una bugia, in seguito alla quale tu fossi soddisfatto di me, Allah susciterebbe la tua ira contro di me comunque; invece, se ti racconto la verità, tu sarai in collera contro di me, ed io spererò per me un buon esito da Allah Potente e Glorioso: per Allah, non avevo giustificazione alcuna, né, per Allah, sono mai stato così in forze, né in condizioni migliori di quando ti sono rimasto indietro"." Ka°b proseguì: "Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: "Quanto a questo, è stato sincero; alzati, finché Allah non abbia deciso al tuo riguardo".
Degli uomini dei Banû Salama si misero in moto per seguirmi, e mi dissero: "Per Allah, non abbiamo saputo che tu abbia mai commesso un fallo prima di questo; e non sei stato capace di giustificarti davanti al Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), allo stesso modo di come si sono giustificati davanti a lui gli altri che erano stati lasciati indietro. Per un fallo, ti sarebbe stata sufficiente la richiesta del Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) di perdono per te". E, per Allah, non la smettevano di rimproverarmi, al punto che desiderai ritornare dal Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) e smentirmi; allora chiesi: "C'è stato qualcuno che abbia patito questa mia stessa situazione?. Risposero: "Allo stesso modo tuo l'han patita due uomini che hanno detto le stesse cose che hai detto tu, ed è stato detto loro lo stesso che è stato detto a te".
Chiesi: "Chi erano?"; risposero: "Marâra ibn ar-Rabî° al-°Âmirî, e Hilâl ibn Umayya al-Wâqifî".
E mi avevano menzionato due uomini devoti che avevano testimoniato la loro fede a Badr, e nei quali si ravvisava un modello. Quando mi ebbero menzionato quei due, me ne venni via; il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) proibì di rivolgerci la parola, cioè a noi tre, tra quanti erano rimasti indietro". Continuò: "La gente ci scansava, e durammo cinquanta notti in questa situazione: i miei due compagni si rassegnarono, e rimasero nelle loro case a piangere. Quanto a me, che ero il più giovane e il più ardito del gruppo, uscivo, e facevo la s alât insieme ai Musulmani, e gironzolavo per i mercati; ma nessuno mi rivolgeva la parola.
Andai dal Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), e lo salutai mentre teneva la sua riunione dopo la s alât, e mi chiedevo: "Si sono mosse le sue labbra a rendere il saluto, o no?". Quindi feci la s alât, stando nelle sue vicinanze, e sogguardavo di nascosto verso di lui. Quando cominciai la mia s alât, egli guardò verso di me, ma quando mi volsi nella sua direzione, distolse lo sguardo. Allorché la freddezza dei Musulmani verso di me si prolungò, andai a scavalcare il muro di H â'ith Abû Qatâda, che era il figlio di mio zio paterno, e la persona più cara che avessi. Lo salutai, ma, per Allah, non mi rese il saluto. Allora gli dissi: "Abû Qatâda, ti scongiuro nel nome di Allah! Lo sai se amo Allah e il Suo Messaggero!".
Ma egli tacque. Tornai a scongiurarlo, ma tacque; ripresi a scongiurarlo, ed egli disse: "Allah e il Suo Messaggero ne sanno di più". I miei occhi traboccarono, e mi allontanai di corsa a scavalcare il muro. Mentre camminavo per il mercato di Medina, ecco che un Nabateo, dei Nabatei di Siria, uno di quelli che erano venuti con dei viveri per venderli a Medina, stava chiedendo in giro: "Chi mi indica Ka°b ibn Mâlik?". La gente prese ad indicarmi a lui, sicché venne da me, e mi rimise una lettera del Re di Ghassân – io ero scriba –, la lessi, e questa diceva: "Ci è arrivata notizia che il tuo signore ti tratta duramente; Iddio non ti ha posto in stato di infamia e di rovina; raggiungici, e noi ti conforteremo".
Andai alla fornace e la buttai. Passarono quaranta dei cinquanta giorni, e la rivelazione tardava a venire, quand'ecco che il messo del Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) venne da me, e disse: "Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) ti ordina di separarti da tua moglie". Chiesi: "La devo ripudiare, o che altro devo fare?". Rispose: "No, tientene lontano, e non accostarla". E mandò lo stesso ordine ai miei due compagni di disgrazia. Dissi a mia moglie: "Raggiungi la tua famiglia, e resta con loro finché Allah non avrà manifestato il Suo decreto su questa faccenda".
La moglie di Hilâl ibn Umayya andò dal Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), e perorò: "Messaggero di Allah, Hilâl ibn Umayya è un vecchio smarrito, privo di servitore; ti ripugna che lo serva io?". Egli (pace e benedizioni di Allah su di lui) decise: "No, ma che non ti si accosti". Lei replicò: "Per Allah, egli non ha più stimolo per nulla, e, per Allah, non la smette di piangere, dacché gli è successo questo caso, fino ad oggi".
Qualcuno della mia famiglia mi disse: "Se anche tu avessi fatto richiesta al Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) di tenere tua moglie, considerando che egli ha permesso alla moglie di Hilâl ibn Umayya di servirlo!". Ribattei: "Non chiederei mai il permesso al Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui); che cosa mai mi permetterebbe di conoscere quel che direbbe il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) se gli chiedessi tale permesso, essendo io un uomo giovane?".
E restai così per dieci notti, e maturarono per noi le cinquanta notti dacché era stato vietato di rivolgerci la parola. Il mattino successivo alla cinquantesima notte feci la s alât dell'alba in una delle nostre case, e stavo nella situazione che aveva designato per noi Allah Altissimo: il mio animo era angustiato, e la terra s'era fatta stretta su di me, per quanto spaziosa essa sia. Sentìi una voce squillante che si levava al di sopra del monte Sal°, e diceva sul tono più alto: "Ka°b ibn Mâlik, rallegrati!". Allora mi prostrai in adorazione, e seppi che era venuto il sollievo;
il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) annunciò al popolo il perdono di Allah Potente e Glorioso su di noi quando fece la s alât dell'alba, e la gente venne a rallegrarsi con noi portando la buona notizia; e andarono dai miei due compagni di disgrazia rallegrandosi della buona novella. Un uomo a cavallo corse da me, ma un corriere degli Aslam corse nella mia direzione, e salì in cima al monte, e la sua voce fu più rapida del cavallo. E quando arrivò da me quegli la cui voce avevo sentito rallegrarsi nel darmi la buona notizia, mi sfilai per lui delle mie due vesti, e ne lo rivestìi quale premio per il suo lieto annunzio; e, per Allah, all'epoca non possedevo altro che quelle due; presi a prestito due indumenti e me ne rivestìi, e mi avviai per recarmi dal Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui);
la gente mi si faceva incontro a frotte, rallegrandosi con me del perdono e dicendomi: "Ti sia di salute il perdono che Allah ti ha accordato", finché entrai in moschea; ed ecco che vi sedeva il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), la gente intorno a lui.
T alh a ibn °UbaydAllah (che Allah sia soddisfatto di lui) s'alzò, affrettandosi a stringermi la mano e a congratularsi con me; e, per Allah, nessuno dei Muhâjirîn si alzò oltre a lui. E Ka°b non si sarebbe dimenticato di T alh a". Ka°b proseguì: "Quando salutai il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), egli disse, il volto illuminato dalla gioia: "Rallegrati, per il miglior giorno che ti sia mai capitato dacché ti generò tua madre". Io chiesi: "Ciò viene da te, oh Messaggero di Allah, oppure da Allah?". Egli (pace e benedizioni di Allah su di lui) rispose: "Non da me, ma da Allah Potente e Glorioso".
Al Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), quand'era lieto, s'illuminava il volto, al punto da essere simile ad una porzione di luna; noi, questo, lo sapevamo; e quando sedetti innanzi a lui, dissi: "Messaggero di Allah, è corollario del mio pentimento che mi spogli dei miei beni e ne faccia elemosina ad Allah e al Suo Messaggero".
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) replicò: "Trattieni per te una parte dei tuoi beni: sarà meglio per te". Risposi: "Tratterrò la mia parte del bottino di Khaybar", e continuai: "Messaggero di Allah, Allah Altissimo mi ha liberato soltanto per la mia sincerità; ed è corollario al mio pentimento che non dirò altro che la verità per quanto a lungo resterò in vita". E, per Allah, dacché pronunziai queste parole davanti al Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), non ho mai saputo di nessuno dei Musulmani di cui Allah l'Altissimo abbia messo alla prova la sincerità, che l'abbia fatto in modo migliore di quello con cui Allah Altissimo ha messo alla prova me; e, per Allah, non ho mai più mentito volutamente dacché pronunciai queste parole dinanzi al Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), fino ad oggi, e spero che Allah Altissimo mi guarderà per quel che mi resta da vivere".
E continuò: "E Allah Altissimo fece scendere il versetto:
Allah si è volto (con favore) al Profeta, agli Emigrati e agli Ausiliari che lo seguirono nel momento della difficoltà. Dopo che i cuori di una parte di loro erano sul punto di perdersi, Egli accolse il loro pentimento: in verità Egli è dolce e misericordioso nei loro confronti. Per i tre che furono lasciati indietro, la terra nella sua vastità diventò angusta e loro stessi si sentirono stretti e capirono che non c'è altro rifugio da Allah che in Lui stesso. Allah accolse il loro pentimento, perché potessero pentirsi. In verità Allah è Colui che perdona, il Misericordioso. O voi che credete, temete Allah e state con i sinceri
(Corano IX. At-Tawba, 117-119)
Per Allah, non mi ha mai concesso Allah una grazia che sia per me maggiore, dopo che Allah m'ebbe guidato all'Islâm, della mia sincerità nei confronti del Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), sicché non gli mentìi né mi perdetti, come si persero coloro che mentirono, giacché Allah Altissimo, allorché fece scendere la Rivelazione, ha detto a coloro che mentono le cose peggiori che abbia mai detto ad alcuno; infatti Allah Altissimo ha detto:
Quando ritornerete vi scongiureranno, (in nome di Allah), di lasciarli stare. Allontanatevi da loro, sono sozzura e il loro rifugio sarà l'Inferno, compenso per quello che hanno fatto. Giurano per compiacervi,; quand'anche vi compiaceste di loro, Allah non si compiace degli ingiusti
(Corano IX. At-Tawba, 95-96)
Noi eravamo stati lasciati indietro, noi tre, rispetto alla condizione di quelli le cui scuse il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) aveva accolto, quando avevano giurato davanti a lui: egli accolse la loro giustificazione, e chiese perdono per loro. Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) procrastinò il nostro caso finché Allah non ebbe sentenziato in proposito con questo versetto: Per i tre che furono lasciati indietro… E quello che ha menzionato non è il fatto che fummo lasciati indietro, essendo rimasti assenti dalla spedizione, ma il fatto che egli ci lasciò indietro e procrastinò il nostro caso rispetto a quelli di chi giurò innanzi a lui, si giustificò con lui, ed egli ne accolse le scuse".
Al-Bukhârî e Muslim concordano.
In un'altra versione:
Il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) uscì per la spedizione di Tabûk di giovedì; egli preferiva uscire in spedizione di giovedì.
In una versione:
E non era solito tornare da un viaggio se non di giorno, a mattina avanzata, e quand'era di ritorno, incominciava dalla moschea, e vi pregava due raka°ât, e quindi si sedeva.
Chiunque legga questo ahadith senza piangere, secondo i Sapienti, non è un buon musulmano!
Ho sentito Ka°b ibn Mâlik – che Allah sia soddisfatto di lui – raccontare egli stesso di quando se ne restò indietro, anziché seguire il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) nella spedizione di Tabûk.
Ka°b raccontò: "Non ero mai rimasto indietro, anziché seguire il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), in nessuna spedizione che egli avesse fatto, coll'eccezione della spedizione di Tabûk, a parte il fatto che ero rimasto indietro nella spedizione di Badr, nella quale occasione egli non rimproverò nessuno di essere rimasto indietro: il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) e i Musulmani erano semplicemente usciti puntando alla carovana dei Quraysh, fino al momento in cui Allah l'Altissimo mise insieme loro e i loro nemici in una situazione inopinata.
Ero stato presente, con il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), nella notte di °Aqaba, allorché ci legammo nell'impegno all'Islâm, e non amerei certo che mi fosse data la presenza a Badr in cambio di questa – benché Badr sia ricordata di più tra la gente.
E fa parte della voce pubblica sul mio conto, allorché me ne restai indietro anziché segeuire il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) nella spedizione di Tabûk, che io non ero mai stato così forte, né in migliore stato come nel periodo in cui me ne restai indietro, senza seguirlo in questa spedizione.
E, per Allah, non avevo mai messo insieme prima di allora due cammelle, fino a che non le misi insieme in occasione di questa spedizione. Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) non era solito decidere una spedizione, senza dissimularla dietro qualcosa d'altro. Alla fine ebbe luogo questa spedizione, e il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) la condusse sotto una grande calura, ed affrontò un lungo percorso in zona deserta, ed affrontò un gran numero di nemici;
palesò ai Musulmani l'ordine che li riguardava, che preparassero i loro equipaggiamenti per la loro spedizione, e li informò dell'intento che da loro voleva. I Musulmani che si trovarono col Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) erano molti, quanti non ne potrebbe raccogliere un memoriale.
Ka°b proseguì: "E certo era raro che un uomo volesse mancare, a meno che non pensasse che, se non fosse scesa un'ispirazione da parte di Allah Altissimo, la cosa sarebbe rimasta nascosta.
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) fece questa spedizione nella stagione in cui i frutti diventano buoni, e gradevole l'ombra delle loro piante, ed io ero incline a godermeli.
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) si preparò alla spedizione, e i Musulmani con lui, ed io cominciai a muovermi il mattino, per prepararmi con lui; ma me ne tornavo indietro e non concludevo nulla; e mi dicevo: "Sono in grado di farlo quando lo voglia"; e questo stato di cose non smise di continuare, per tutto il tempo in cui gli altri continuavano a darsi da fare. Un mattino il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) apparve, pronto a partire, ed i Musulmani con lui, mentre io non avevo approntato niente del mio equipaggiamento.
Quindi partii anch'io, ma tornai indietro e non combinai nulla. E questo stato di cose non smise di continuare per me, finché gli altri non accelerarono la marcia, e la spedizione andò avanti rapidamente. Pensai di partire e raggiungerli – l'avessi fatto! -; ma così non fu decretato per me; e quando uscìi in mezzo alla gente, dopo l'uscita in campagna del Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), cominciai ad essere afflitto, non vedendo tra quelli che erano rimasti come me altro che uomini considerati spregiativamente quali ipocriti, oppure qualcuno che Allah Altissimo aveva scusato per il suo stato di debolezza. Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) non si ricordò di me finché non arrivò a Tabûk, e, mentre sedeva in mezzo a coloro che erano a Tabûk, chiese: "Che fine ha fatto Ka°b ibn Mâlik?". Uno dei Banû Salama fece: "Messaggero di Allah, lo hanno bloccato i suoi due vestiti, e lo starsene ad ammirarsi i fianchi!";
Mu°âdh ibn Jabal lo riprese: "È cattivo quello che hai detto; e, per Allah, Messaggero di Allah, non sappiamo sul suo conto che cose buone".
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) taceva, e, mentre stava così, vide un uomo vestito di bianco, con il quale si produsse il miraggio: il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: "Sìi Abû Khaythama"; ed ecco che si trattava di Abû Khaythama al-Ans ârî, colui che fece l'elemosina di un s â' di datteri secchi allorquando gli iprocriti lo biasimarono.
E quando mi arrivò la notizia che il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) stava ormai per tornare da Tabûk, mi ritornò l'angoscia, e cominciai a pensare alla menzogna da dire, e mi chiedevo: "Come mi tirerò fuori dalla sua ira, domani?" e chiesi l'aiuto di tutti quelli dei miei che erano saggi. Ma quando si sparse la voce che era imminente il ritorno del Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), la vana menzogna se n'andò via da me, sicché compresi che non ne sarei mai sfuggito, e decisi di dire la verità.
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) fu di ritorno il mattino: quando ritornava da un viaggio, era solito cominciare dalla moschea, dove elevava ad Allah due raka°ât, e quindi sedeva di fronte al popolo. E quand'ebbe fatto ciò, gli si presentarono quelli che erano rimasti indietro, per giustificarsi con lui, a scongiurarlo: erano più di ottanta uomini. Egli accolse le loro pubbliche giustificazioni, riconobbe le loro ragioni, e li perdonò, rimettendo ad Allah l'Altissimo il giudizio sul loro intimo pensiero. Finché arrivai io, e, quando lo salutai, sorrise col sorriso della persona adirata, e disse: "Vieni";
e venni avanti, arrivando a sedermi di fronte a lui: e mi chiese: "Che cos'è che ti ha fatto restare indietro? Non ti eri già acquistata la cavalcatura"." Ka°b proseguì: "Risposi:
"Messaggero di Allah, se mi trovassi a sedere accanto a qualche altro abitante di questo mondo che non fossi tu, vedrei di sottrarmi al suo sdegno con una scusa, e certamente mi è stata data capacità di disputare; e invece, per Allah, mi sono reso conto che, se ti raccontassi oggi una bugia, in seguito alla quale tu fossi soddisfatto di me, Allah susciterebbe la tua ira contro di me comunque; invece, se ti racconto la verità, tu sarai in collera contro di me, ed io spererò per me un buon esito da Allah Potente e Glorioso: per Allah, non avevo giustificazione alcuna, né, per Allah, sono mai stato così in forze, né in condizioni migliori di quando ti sono rimasto indietro"." Ka°b proseguì: "Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: "Quanto a questo, è stato sincero; alzati, finché Allah non abbia deciso al tuo riguardo".
Degli uomini dei Banû Salama si misero in moto per seguirmi, e mi dissero: "Per Allah, non abbiamo saputo che tu abbia mai commesso un fallo prima di questo; e non sei stato capace di giustificarti davanti al Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), allo stesso modo di come si sono giustificati davanti a lui gli altri che erano stati lasciati indietro. Per un fallo, ti sarebbe stata sufficiente la richiesta del Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) di perdono per te". E, per Allah, non la smettevano di rimproverarmi, al punto che desiderai ritornare dal Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) e smentirmi; allora chiesi: "C'è stato qualcuno che abbia patito questa mia stessa situazione?. Risposero: "Allo stesso modo tuo l'han patita due uomini che hanno detto le stesse cose che hai detto tu, ed è stato detto loro lo stesso che è stato detto a te".
Chiesi: "Chi erano?"; risposero: "Marâra ibn ar-Rabî° al-°Âmirî, e Hilâl ibn Umayya al-Wâqifî".
E mi avevano menzionato due uomini devoti che avevano testimoniato la loro fede a Badr, e nei quali si ravvisava un modello. Quando mi ebbero menzionato quei due, me ne venni via; il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) proibì di rivolgerci la parola, cioè a noi tre, tra quanti erano rimasti indietro". Continuò: "La gente ci scansava, e durammo cinquanta notti in questa situazione: i miei due compagni si rassegnarono, e rimasero nelle loro case a piangere. Quanto a me, che ero il più giovane e il più ardito del gruppo, uscivo, e facevo la s alât insieme ai Musulmani, e gironzolavo per i mercati; ma nessuno mi rivolgeva la parola.
Andai dal Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), e lo salutai mentre teneva la sua riunione dopo la s alât, e mi chiedevo: "Si sono mosse le sue labbra a rendere il saluto, o no?". Quindi feci la s alât, stando nelle sue vicinanze, e sogguardavo di nascosto verso di lui. Quando cominciai la mia s alât, egli guardò verso di me, ma quando mi volsi nella sua direzione, distolse lo sguardo. Allorché la freddezza dei Musulmani verso di me si prolungò, andai a scavalcare il muro di H â'ith Abû Qatâda, che era il figlio di mio zio paterno, e la persona più cara che avessi. Lo salutai, ma, per Allah, non mi rese il saluto. Allora gli dissi: "Abû Qatâda, ti scongiuro nel nome di Allah! Lo sai se amo Allah e il Suo Messaggero!".
Ma egli tacque. Tornai a scongiurarlo, ma tacque; ripresi a scongiurarlo, ed egli disse: "Allah e il Suo Messaggero ne sanno di più". I miei occhi traboccarono, e mi allontanai di corsa a scavalcare il muro. Mentre camminavo per il mercato di Medina, ecco che un Nabateo, dei Nabatei di Siria, uno di quelli che erano venuti con dei viveri per venderli a Medina, stava chiedendo in giro: "Chi mi indica Ka°b ibn Mâlik?". La gente prese ad indicarmi a lui, sicché venne da me, e mi rimise una lettera del Re di Ghassân – io ero scriba –, la lessi, e questa diceva: "Ci è arrivata notizia che il tuo signore ti tratta duramente; Iddio non ti ha posto in stato di infamia e di rovina; raggiungici, e noi ti conforteremo".
Andai alla fornace e la buttai. Passarono quaranta dei cinquanta giorni, e la rivelazione tardava a venire, quand'ecco che il messo del Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) venne da me, e disse: "Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) ti ordina di separarti da tua moglie". Chiesi: "La devo ripudiare, o che altro devo fare?". Rispose: "No, tientene lontano, e non accostarla". E mandò lo stesso ordine ai miei due compagni di disgrazia. Dissi a mia moglie: "Raggiungi la tua famiglia, e resta con loro finché Allah non avrà manifestato il Suo decreto su questa faccenda".
La moglie di Hilâl ibn Umayya andò dal Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), e perorò: "Messaggero di Allah, Hilâl ibn Umayya è un vecchio smarrito, privo di servitore; ti ripugna che lo serva io?". Egli (pace e benedizioni di Allah su di lui) decise: "No, ma che non ti si accosti". Lei replicò: "Per Allah, egli non ha più stimolo per nulla, e, per Allah, non la smette di piangere, dacché gli è successo questo caso, fino ad oggi".
Qualcuno della mia famiglia mi disse: "Se anche tu avessi fatto richiesta al Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) di tenere tua moglie, considerando che egli ha permesso alla moglie di Hilâl ibn Umayya di servirlo!". Ribattei: "Non chiederei mai il permesso al Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui); che cosa mai mi permetterebbe di conoscere quel che direbbe il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) se gli chiedessi tale permesso, essendo io un uomo giovane?".
E restai così per dieci notti, e maturarono per noi le cinquanta notti dacché era stato vietato di rivolgerci la parola. Il mattino successivo alla cinquantesima notte feci la s alât dell'alba in una delle nostre case, e stavo nella situazione che aveva designato per noi Allah Altissimo: il mio animo era angustiato, e la terra s'era fatta stretta su di me, per quanto spaziosa essa sia. Sentìi una voce squillante che si levava al di sopra del monte Sal°, e diceva sul tono più alto: "Ka°b ibn Mâlik, rallegrati!". Allora mi prostrai in adorazione, e seppi che era venuto il sollievo;
il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) annunciò al popolo il perdono di Allah Potente e Glorioso su di noi quando fece la s alât dell'alba, e la gente venne a rallegrarsi con noi portando la buona notizia; e andarono dai miei due compagni di disgrazia rallegrandosi della buona novella. Un uomo a cavallo corse da me, ma un corriere degli Aslam corse nella mia direzione, e salì in cima al monte, e la sua voce fu più rapida del cavallo. E quando arrivò da me quegli la cui voce avevo sentito rallegrarsi nel darmi la buona notizia, mi sfilai per lui delle mie due vesti, e ne lo rivestìi quale premio per il suo lieto annunzio; e, per Allah, all'epoca non possedevo altro che quelle due; presi a prestito due indumenti e me ne rivestìi, e mi avviai per recarmi dal Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui);
la gente mi si faceva incontro a frotte, rallegrandosi con me del perdono e dicendomi: "Ti sia di salute il perdono che Allah ti ha accordato", finché entrai in moschea; ed ecco che vi sedeva il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), la gente intorno a lui.
T alh a ibn °UbaydAllah (che Allah sia soddisfatto di lui) s'alzò, affrettandosi a stringermi la mano e a congratularsi con me; e, per Allah, nessuno dei Muhâjirîn si alzò oltre a lui. E Ka°b non si sarebbe dimenticato di T alh a". Ka°b proseguì: "Quando salutai il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), egli disse, il volto illuminato dalla gioia: "Rallegrati, per il miglior giorno che ti sia mai capitato dacché ti generò tua madre". Io chiesi: "Ciò viene da te, oh Messaggero di Allah, oppure da Allah?". Egli (pace e benedizioni di Allah su di lui) rispose: "Non da me, ma da Allah Potente e Glorioso".
Al Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), quand'era lieto, s'illuminava il volto, al punto da essere simile ad una porzione di luna; noi, questo, lo sapevamo; e quando sedetti innanzi a lui, dissi: "Messaggero di Allah, è corollario del mio pentimento che mi spogli dei miei beni e ne faccia elemosina ad Allah e al Suo Messaggero".
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) replicò: "Trattieni per te una parte dei tuoi beni: sarà meglio per te". Risposi: "Tratterrò la mia parte del bottino di Khaybar", e continuai: "Messaggero di Allah, Allah Altissimo mi ha liberato soltanto per la mia sincerità; ed è corollario al mio pentimento che non dirò altro che la verità per quanto a lungo resterò in vita". E, per Allah, dacché pronunziai queste parole davanti al Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), non ho mai saputo di nessuno dei Musulmani di cui Allah l'Altissimo abbia messo alla prova la sincerità, che l'abbia fatto in modo migliore di quello con cui Allah Altissimo ha messo alla prova me; e, per Allah, non ho mai più mentito volutamente dacché pronunciai queste parole dinanzi al Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), fino ad oggi, e spero che Allah Altissimo mi guarderà per quel che mi resta da vivere".
E continuò: "E Allah Altissimo fece scendere il versetto:
Allah si è volto (con favore) al Profeta, agli Emigrati e agli Ausiliari che lo seguirono nel momento della difficoltà. Dopo che i cuori di una parte di loro erano sul punto di perdersi, Egli accolse il loro pentimento: in verità Egli è dolce e misericordioso nei loro confronti. Per i tre che furono lasciati indietro, la terra nella sua vastità diventò angusta e loro stessi si sentirono stretti e capirono che non c'è altro rifugio da Allah che in Lui stesso. Allah accolse il loro pentimento, perché potessero pentirsi. In verità Allah è Colui che perdona, il Misericordioso. O voi che credete, temete Allah e state con i sinceri
(Corano IX. At-Tawba, 117-119)
Per Allah, non mi ha mai concesso Allah una grazia che sia per me maggiore, dopo che Allah m'ebbe guidato all'Islâm, della mia sincerità nei confronti del Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui), sicché non gli mentìi né mi perdetti, come si persero coloro che mentirono, giacché Allah Altissimo, allorché fece scendere la Rivelazione, ha detto a coloro che mentono le cose peggiori che abbia mai detto ad alcuno; infatti Allah Altissimo ha detto:
Quando ritornerete vi scongiureranno, (in nome di Allah), di lasciarli stare. Allontanatevi da loro, sono sozzura e il loro rifugio sarà l'Inferno, compenso per quello che hanno fatto. Giurano per compiacervi,; quand'anche vi compiaceste di loro, Allah non si compiace degli ingiusti
(Corano IX. At-Tawba, 95-96)
Noi eravamo stati lasciati indietro, noi tre, rispetto alla condizione di quelli le cui scuse il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) aveva accolto, quando avevano giurato davanti a lui: egli accolse la loro giustificazione, e chiese perdono per loro. Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) procrastinò il nostro caso finché Allah non ebbe sentenziato in proposito con questo versetto: Per i tre che furono lasciati indietro… E quello che ha menzionato non è il fatto che fummo lasciati indietro, essendo rimasti assenti dalla spedizione, ma il fatto che egli ci lasciò indietro e procrastinò il nostro caso rispetto a quelli di chi giurò innanzi a lui, si giustificò con lui, ed egli ne accolse le scuse".
Al-Bukhârî e Muslim concordano.
In un'altra versione:
Il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) uscì per la spedizione di Tabûk di giovedì; egli preferiva uscire in spedizione di giovedì.
In una versione:
E non era solito tornare da un viaggio se non di giorno, a mattina avanzata, e quand'era di ritorno, incominciava dalla moschea, e vi pregava due raka°ât, e quindi si sedeva.
Chiunque legga questo ahadith senza piangere, secondo i Sapienti, non è un buon musulmano!
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