giovedì 19 settembre 2013

Ibn Taymiyyah sulla non credenza: Una persona può commettere un atto di miscredenza, ma è scusato a causa della sua ignoranza

Ibn Taymiyyah sulla non credenza: Una persona può commettere un atto di miscredenza, ma è scusato a causa della sua ignoranza

Ibn Taymiyyah ha detto, "La Scomunica (takfeer) fa parte della minaccia di Allah (ma non è una promessa), perché anche se una persona nega qualcosa che è stato detto dal Messaggero, egli potrebbe essere un uomo che è nuovo agli insegnamenti dell'Islam, o forse ha vissuto in un paese lontano o qualcosa di simile, questa persona non diventa un miscredente, per quello che ha rifiutato fino a quando viene stabilita la prova su di lui. Forse non ha acquisito bene il testo scritturale, o no ne è venuto a conoscenza, non ha capito bene, o gli argomeni gli sono stati presentati in modo contraddittorio e gli serve una spiegazione, ma non è un miscredente anche se sbaglia . Ho sempre parlato della tradizione presente nei due libri autentici in cui l'uomo ha detto: Quando morirò, bruciatemi, crematemi e cospargete le mie ceneri nel mare, se per davvero Allah è capace di castigarmi con una punizione diversa da quella che potrei ricevere da chiunque altro fra i mondi. Allora Allah gli ha chiesto perché lo avrebbe fatto, e l'uomo gli ha risposto: 'Perchè lo temo' . Così Allah lo perdonò. Questo uomo dubitava della capacità di Allah di resuscitarlo quando sarebbe stato trasformato in polvere, anzi, credeva che Allah non poteva resuscitarlo e questa è la miscredenza, dal consenso dei musulmani, ma egli era un uomo ignorante. Non sapeva che lui era un credente che temeva che Allah lo avrebbe punito e così Allah lo perdonò per questo. "

Fonte: Majmu 'Al-Fatawa, Al-Aqidah

قال ابن تيمية وَالتَّكْفِيرُ هُوَ مِنْ الْوَعِيد فَإِنَّهُ وَإِنْ كَانَ الْقَوْلُ تَكْذِيبًا لِمَا قَالَهُ الرَّسُولُ لَكِنْ قَدْ يَكُونُ الرَّجُلُ حَدِيثَ عَهْدٍ بِإِسْلَامِ أَوْ نَشَأَ بِبَادِيَةِ بَعِيدَةٍ وَمِثْلُ هَذَا لَا يَكْفُرُ بِجَحْدِ مَا يَجْحَدُهُ حَتَّى تَقُومَ عَلَيْهِ الْحُجَّةُ وَقَدْ يَكُونُ الرَّجُلُ لَا يَسْمَعُ تِلْكَ النُّصُوصَ أَوْ سَمِعَهَا وَلَمْ تَثْبُتْ عِنْدَهُ أَوْ عَارَضَهَا عِنْدَهُ مُعَارِضٌ آخَرُ أَوْجَبَ تَأْوِيلَهَا وَإِنْ كَانَ مُخْطِئًا وَكُنْت دَائِمًا أَذْكُرُ الْحَدِيثَ الَّذِي فِي الصَّحِيحَيْنِ فِي الرَّجُلِ الَّذِي قَالَ إذَا أَنَا مُتُّ فَأَحْرِقُونِي ثُمَّ اسْحَقُونِي ثُمَّ ذروني فِي الْيَمِّ فَوَاَللَّهِ لَئِنْ قَدَرَ اللَّهُ عَلَيَّ لَيُعَذِّبَنِي عَذَابًا مَا عَذَّبَهُ أَحَدًا مِنْ الْعَالَمِينَ فَفَعَلُوا بِهِ ذَلِكَ فَقَالَ اللَّهُ لَهُ مَا حَمَلَك عَلَى مَا فَعَلْت قَالَ خَشْيَتُك فَغَفَرَ لَهُ فَهَذَا رَجُلٌ شَكَّ فِي قُدْرَةِ اللَّهِ وَفِي إعَادَتِهِ إذَا ذُرِّيَ بَلْ اعْتَقَدَ أَنَّهُ لَا يُعَادُ وَهَذَا كُفْرٌ بِاتِّفَاقِ الْمُسْلِمِينَ لَكِنْ كَانَ جَاهِلًا لَا يَعْلَمُ ذَلِكَ وَكَانَ مُؤْمِنًا يَخَافُ اللَّهَ أَنْ يُعَاقِبَهُ فَغَفَرَ لَهُ بِذَلِكَ

مجموع فتاوى ابن تيمية العقيدة كتاب مجمل اعتقاد السلف

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