sabato 28 maggio 2016

L’alba vera e come si distingue da quella falsa

Una ricerca dello studioso Muhammad Taqiyyud-din Abdulqader al-Hilali (1311-1407h. 1891-1987d.C.)
Dopo un lungo soggiorno in oriente, dalla mia gioventù fino alla mia vecchiaia, tornai in Marocco nel 1379h. [1958]. Subito mi resi conto che la chiamata alla preghiera di al-fajr non era valida secondo l’orario sharaitico. La chiamata si faceva prima che l’alba vera fosse evidente secondo la descrizione sharaitica. La chiamata a quell’ora non consente la preghiera né impedisce al digiunatore di continuare a mangiare.
Iniziai allora a emettere delle fatawa al riguardo e lo faccio ancor oggi. Nel Ramadan dell’anno 1394h. [1973] ci fu un pasticcio perché un predicatore, in visita in Marocco, sostenne la correttezza dell’orario marocchino e la sua coincidenza con quello sharaitico.
Mi decisi allora a stendere questo studio.
Alba vera e quella falsaPer conoscere l’alba [vera] sharaitica servono due cose:
1- È necessario studiare i detti profetici che distinguono l’alba falsa da quella vera, i pareri dei Sahabah, i pareri dei predecessori e i pareri degli studiosi.
2- È necessario avere l’abitudine di avvistare l’alba come muezzin o viaggiatore che percorre il deserto.
Allah Ta’ala dice: (Mangiate e bevete finché, all’alba, possiate distinguere il filo bianco dal filo nero), Al-Baqara, 187.
a) Ibn Kathir (rh) commentò il versetto con i detti seguenti:
1- Nei sahihayn è riportato il detto di al-Qasim da Aisha che il Profeta [ﷺ] disse: «L’adhan di Bilal non vi impedisce la colazione [as-suhur] poiché lo fa di notte. Mangiate e bevete fino ad al-adhan di ibn Umm Maktum. Non lo fa finché non si manifesta l’alba», (versione di al-Bukhari).Il detto mostra che il Profeta [ﷺ] aveva in Ramadan due muezzin [che chiamavano alla preghiera], uno vedente (Bilal) e l’altro cieco (ibn Umm Maktum). Il Profeta [ﷺ] usava il muezzin vedente di notte e quello cieco dopo che l’alba si era manifestata. Quale era lo scopo del Profeta [ﷺ]?
Ragionando con i nostri intelletti imperfetti, diremmo che Bilal (il muezzin vedente) avrebbe avuto più ragione di occuparsi del secondo adhan per accertare l’alba con l’avvistamento. Alla vista del primo chiarore dell’alba, avrebbe chiamato alla preghiera, allora le genti avrebbero smesso di mangiare e di bere all’inizio dell’alba [vera]. Il muezzin cieco si sarebbe occupato della chiamata notturna [alba falsa] per avvisare dell’avvicinarsi dell’alba vera.
Ma il Profeta [ﷺ] faceva esattamente il contrario. Aveva incaricato il cieco di al-adhan che proibisce il cibo e la bevanda e consente la preghiera [di as-subh].
È chiaro che il Profeta [ﷺ] voleva la facilità e non la difficoltà per la sua comunità. Chi cerca di rendere difficile quel che Allah e il Suo messaggero hanno reso facile, commette uno sbaglio.
Le Sue parole Ta’ala: (finché, all’alba, possiate distinguere il filo bianco dal filo nero) sono conformi al detto. Non dice: ‘finché compare l’alba’, ma finché tutti voi possiate distinguere e nessuno resti in dubbio. Lo spiegheremo ancor meglio.
Nella versione di al-Bukhari e Muslim: «“Mangiate e bevete fin quando ibn Umm Maktum fa la chiamata alla preghiera”. Era un uomo cieco. Non faceva al-adhan finché non gli veniva detto: “È mattino .. è mattino”». Cercate quindi di capire il senso!
2- Da Qeys ibn Talq, da suo padre, il Profeta [ﷺ] disse: «L’alba non è quella oblunga sull’orizzonte, ma quella estesa rossastra», narr. Ahmed.
Lo narrò anche at-Tirmidhi con l’espressione: «Mangiate e bevete e non vi preoccupi [il biancore] ascendente. Mangiate e bevete finché si estende quello rossastro».
Poi ibn Kathir riportò le versioni di ibn Jarir, l’imam degli esegeti, di questo detto:
– La prima: Sumrah ibn Jundub disse: «Il Profeta [ﷺ] disse: “Non vi inganni l’adhan di Bilal né questo chiarore finché sorge – o compare – l’alba”».- La seconda: Il Profeta [ﷺ] disse: «Non vi inganni l’adhan di Bilal né questo chiarore verticale mattutino finché si estende [sull’orizzonte]».
– La terza: narrata da Muslim è simile a quella di ibn Jarir.
– La quarta (di ibn Jarir): Muhammad ibn Thawban disse: «Il Profeta [ﷺ] disse: “Le albe sono due. Quella che somiglia alla coda del lupo ritta non impedisce nulla. Quella invece orizzontale che si estende sull’orizzonte, permette la preghiera [di as-subh] e proibisce il cibo”», mursal/buono.
– Narrato anche da AbduRrazzaq da ibn Abbas, [il Profeta -pace e benedizione su di lui] disse: «Le albe sono due. Quella che si estende in verticale verso il cielo non consente [la preghiera] e non proibisce nulla. È l’alba che illumina le cime delle montagne che proibisce la bevanda».
– Disse ‘Ataa [il Profeta [ﷺ] disse]: «Quella che si estende in verticale verso il cielo, non proibisce la bevanda al digiunatore né consente la preghiera, né invalida il pellegrinaggio, ma se si estende sulle cime delle montagne proibisce la bevanda al digiunatore, consente la preghiera e invalida il pellegrinaggio», trasm. sana fino a ibn Abbas e ‘Ataa. Così fu narrato da diversi Salaf (rh).
Con l’invalidità del pellegrinaggio si intende che se il pellegrino non riesce a sostare ad Arafah, ma ci riesce solo prima dell’alba vera, come è spiegato, il suo pellegrinaggio è valido. Se invece arriva dopo che è sorta l’alba vera, il pellegrinaggio di quell’anno non è valido.
b) I detti di at-Tirmidhi con il commento di Abdurrahman al-Mubarakfuri (rh):
1- disse Zayd ibn Thabit: «Abbiamo fatto la colazione [as-suhur] con il Profeta [ﷺ] poi ci siamo messi a pregare», gli fu chiesto: «Quanto tempo è passato?», rispose: «Il tempo di [recitare] 50 versetti».
Lo studioso salafita Abu Ali al-Habib ibn Ali al-‘Alawi ci informa di aver recitato 50 versetti in due minuti. Così fra as-suhur del Profeta [ﷺ] e la preghiera di as-subh passavano due minuti.
Supponiamo fossero stati 5 minuti. Chi ignora la Sunna ritiene che il digiuno di chi smette di mangiare 5 minuti prima della preghiera non è valido.
Poi disse at-Tirmidhi: «Disse Abu ‘Issa: “Il detto di Zayd ibn Thabit è un detto buono e sano. Lo dissero anche ash-Shafii, Ahmed e Is’haq e raccomandarono di ritardare as-suhur”».
2- Da Talq, da Ali, il Profeta [ﷺ] disse: «Mangiate e bevete e non preoccupatevi del biancore ascendente, mangiate e bevete finché si estende quello rossastro».
Questo detto mostra che l’alba falsa, che precede quella vera, è di colore bianco puro e ascende dalla terra verso il cielo. Essa non proibisce il cibo al digiunatore né consente la preghiera.
L’alba vera invece si estende sull’orizzonte combinata con [una luce] rossastra che precede il sol levante. È questa che impedisce il cibo e consente la preghiera.
Disse il mio studioso [al-Mubarakfuri] commentando “50 versetti”: «Sono medi, né lunghi né corti, con una recitazione media, né veloce né lenta».
3- Disse il mio studioso: «Il detto di Hudhayfa lo estrae at-Tahawi nel suo manoscritto ‘Sharh al-Athaar’ dalla versione di Zarr ibn Hubeysh che disse: “Feci colazione [as-suhur] poi partii per la moschea, passai da casa di Hudhayfa e entrai da lui. [Lui] ordinò di mungere la cammella, poi mise il latte a scaldare e mi disse: ‘Bevi’, replicai: ‘Voglio digiunare’, disse: ‘Anch’io voglio digiunare’.” Allora mangiammo e bevemmo. Arrivammo in moschea all’ora della chiamata [al-iqama] alla preghiera. Mi disse: “Così fece con me il Profeta [ﷺ]”», chiesi: «Dopo l’alba [vera]?», rispose: «Dopo l’alba [vera] tranne che il sole non era ancora sorto», estr. an-Nasai e Ahmed.
Ma’mar, Sulayman al-A’mash, Abu Mijlaz e al-Hakam ibn ‘Utba sono del parere che consente la colazione finché il sole non si alza e lo giustificano con il detto di Hudhayfa.
Ibn Jureij chiese ad ‘Ataa: «È sconsigliato bere mentre sono in casa e non so se è già mattino?», rispose: «Non c’è alcun male». È un caso di dubbio.
Disse ibn Abu Shayba: «Ci raccontò Abu Mu’awiyya, da al-A’mash, da Muslim che disse: “Non valutavano l’alba, la vostra alba. Vedevano l’alba, quella che riempie [di chiarore] le case e le strade”».
Ma’mar ritardava molto la colazione (as-suhur) tanto che l’ignorante diceva: «Il suo digiuno non è valido».
Said in Mansur, ibn Abu Shayba e ibn al-Mundhir narrarono, da diverse versioni, che Abu Bakr ordinava di chiudere la porta [di casa] così non vedeva [il chiarore del]l’alba.
E narrò ibn al-Mundhir, con trasmissione sana, che Ali (r) pregò as-subh e poi disse: «È l’ora in cui si distingue il filo bianco dal filo nero».
E disse ibn al-Mundhir: «Alcuni sono del parere che il significato del chiarore del giorno dall’oscurità della notte è quando si estende il chiarore fra le vie, le strade e le case».
E narrò, con trasmissione sana, che a Salim ibn ‘Ubeid al-Ashja’i, contemporaneo di Abu Bakr (r), [Abu Bakr] disse: «Esci e vedi se l’alba è sorta», raccontò: «Andai a vedere, tornato gli dissi: “[La luce] è diventata bianca e oblunga”, dopo di ché mi disse: “Esci e vedi se è sorta l’alba”, andai a vedere e poi gli dissi: “Si è estesa”, disse: “Ora dammi la mia bevanda”».
E narrò dalla versione di Waki’ che al-A’mash disse: «Se non fosse per la mia reputazione, pregherei e poi farei colazione», così è riportato nelle enciclopedie ‘Umdat al-qari’ e ‘Fath al-Bari’ [sono entrambe esegesi di sahih al-Bukhari].
c) Vediamo cosa disse lo studioso ibn Hazm:
– Finché l’alba [vera] non è evidente, sono consentiti il cibo, la bevanda e il coito, anche nei casi di dubbio o di certezza che l’alba [vera] non sia ancora sorta .. poi citò il versetto di al-Baqarah.
– Allah Ta’ala consente il coito, il cibo e la bevanda finché si distingue l’alba, e non dice ‘finché sorge l’alba’, né dice ‘finché dubitate dell’alba’. Quindi non bisogna imporre alle persone di digiunare finché non si distingue l’apparire [dell’alba vera].
– È valido il digiuno di chi mangia il mattino dopo il sorgere dell’alba [vera], se chi vuol digiunare non ha potuto distinguere la sua apparizione.
– Zarr ibn Hubeysh disse: «Ho chiesto a Hudhayfa: “Qual è l’ora in cui facevate colazione con il Profeta [ﷺ]?”, disse: “Era giorno ma il sole non era ancora sorto”».
– Abu Hurayrah disse: «Il Profeta [ﷺ] disse: ‘Se uno di voi sente al-adhan mentre prende in mano il recipiente, non lo metta giù finché non ha soddisfatto il suo bisogno’”».
Poi disse ancora ibn Hazm: «Disse Abu Bakr: “Se due uomini guardano l’alba e uno di loro è in dubbio, che mangino finché entrambi la distinguono”».
– Salim ibn ‘Ubeid disse: «Abu Bakr mi diceva: “Mettiti fra me e l’alba finché prendiamo la colazione”», Salim ibn ‘Ubeid era un compagno del Profeta [ﷺ] e questa versione è la più sana.
– Da Abu Qilaba, Abu Bakr diceva: «Chiudete la porta finché prendiamo la nostra colazione».
– Da Hammad ibn Salama: «Abu Hurayra sentì al-adhan mentre aveva il recipiente in mano, allora disse: “L’ho preso, giuro con il Signore della Ka’bah”» [cioè soddisfò il suo bisogno di cibo – o bevanda – poiché aveva già il recipiente in mano].
– Da ibn Jarir, ibn Abbas disse: «Allah rende lecita la bevanda finché sei in dubbio», cioè sull’alba vera.
– ‘Ikrima disse: «Ibn Abbas disse: “Sono in dubbio, per Allah dammi da bere”».
– Mak’hul al-Azdi disse: «Ho visto ibn Umar prendere un secchio da Zamzam, poi chiedere a due uomini: “È sorta l’alba [vera]?”, allora uno dei due disse: “È sorta”, ma l’altro disse: “No”, allora ibn Umar prese a bere.»
– Hibban ibn al-Harith fece la colazione con Ali ibn Abu Talib ed entrambi desideravano digiunare. Quando finì, disse ad il muezzin: «Fai iqamat as-salah».
– Da ibn Abu Shayba, ‘Amir ibn Matar disse: «Andai a casa di Abdullah ibn Masud, allora preparò la colazione, prendemmo as-suhur con lui, sentimmo iqamat as-salah, allora uscimmo e pregammo insieme».
– Disse Khubeib ibn Abdurrahman: «Udii mia zia, ed era una compagna del Profeta [ﷺ], dire: “Il Profeta [ﷺ] diceva: ‘In verità, quando ibn Umm Maktum chiama di notte, mangiate e bevete finché chiama Bilal. E in verità, quando Bilal chiama di notte, mangiate e bevete finché chiama ibn Umm Maktum’, [ella] disse: “Quando salì l’uno scese l’altro”, [ella] disse: “Allora chiudevamo [la porta] e dicevamo: Ognuno stia al suo posto finché non ha preso as-suhur”».
– Muhammad ibn Ali ibn al-Hussein disse: «Mangia finché distingui l’alba [vera]».
– Al-Hasan disse: «Mangia finché sei in dubbio».
– Ibn Mijlaz disse: «Il [biancore] ascendente, quello è il mattino falso. Ma [bensì] quando il mattino si svela sull’orizzonte».
– Ibrahim an-Nakh’i disse: «Il [chiarore] rossastro esteso consente la preghiera e proibisce il cibo».
– Ibn Jureij chiese ad ‘Ataa: «Ti dispiace se bevo mentre sono in casa non so se è mattino?», rispose: «Non c’è alcun male, questo è il dubbio».
– Ibn Abu Shayba disse: «Ci raccontò Abu Mu’awiyyah, da al-A’mash che Muslim disse: “Non consideravamo l’alba, la vostra alba. Tenevano conto di quell’alba che riempie [di chiarore] le case e le strade”».
– Abu Wa’il fece colazione e poi andò in moschea e si fece iqamat as-salah.
– Ma’mar ritardava as-suhur così a lungo che l’ignorante pensava che il suo digiuno non fosse valido.
– Disse [lo studioso] Ali: «C’è [fra gli ulema] chi non è del parere che chi fa as-suhur di giorno, pensando che sia ancora notte, recuperi il digiuno».
E questi sono Abu Bakr, Umar, Ali, ibn Umar, ibn Abbas, Abu Hurayrah, ibn Masud, Hudhayfa, la zia di Khubeib, Zayd ibn Thabit e Sa’d ibn Abu Waqqas. Sono 11 compagni che non hanno avuto alcun oppositore fra gli altri Sahabah -che Allah Ta’ala sia immensamente soddisfatto di tutto loro. Eccetto un racconto debole nella versione di Mak’hul su ibn Said al-Khudri perché non furono contemporanei; e un altro racconto nella versione di Yahya al-Jazari su ibn Masud perché non si conoscevano.
E fra i predecessori: Muhammad ibn Ali, Abu Mijlaz, Ibrahim [an-Nakh’i], Muslim, i compagni di ibn Masud, ‘Ataa, al-Hasan, al-Hakam ibn ‘Utbah, Mujahid, ‘Urwa ibn az-Zubeir e Jabir ibn Zayd.
d) Dalle sunan di Abu Dawud con il commento:
– Da Abdullah ibn Sawada al-Qushayri da suo padre disse: «Udii Sumra ibn Jundub esortare dicendo: “Il Profeta [ﷺ] disse: ‘La vostra colazione non viene impedita dall’appello di Bilal né dal  chiarore dell’orizzonte, che è così, finché non si estende [sull’orizzonte]”», estr. Muslim e an-Nasai.– Abdullah ibn Masud disse :«Il Profeta [ﷺ] disse: “L’adhan di Bilal non impedisce la vostra colazione. Lui chiama, così chi sta pregando finisce e chi sta dormendo si sveglia”», estr. al-Bukhari, Muslim, an-Nasai e ibn Maja.
– ‘Adiy ibn Hatim, quando scese il versetto: (Mangiate e bevete finché, all’alba, possiate distinguere il filo bianco dal filo nero) disse: «Ho preso un filo bianco e un filo nero, li ho messi sotto il cuscino. Poi ho guardato ma non sono riuscito a distinguerli, l’ho raccontato al Profeta [ﷺ] che sorridendo ha detto: “In verità, il tuo sonno è bello lungo! Si tratta della notte e del giorno”, disse ‘Uthman [ibn Abu Shayba]: “Sono l’oscurità della notte e il biancore del giorno”», estr. al-Bukhari, Muslim at-Tirmidhi e an-Nasai. Ma ibn al-Qayyim (rh) disse che ibn al-Qattan era in dubbio sulla continuità della catena.
– An-Nasai narrò che Zarr disse: «Abbiamo chiesto a Hudhayfa: “Quale è l’ora in cui hai fatto la colazione assieme al Profeta [ﷺ]?”, rispose: “Era giorno ma il sole non era ancora sorto”».
C’è disaccordo su questa questione. Is’haq ibn Rahaweih narrò da Waki’ di aver sentito al-A’mash dire: «Se non fosse per la mia reputazione, pregherei e poi farei la colazione»
Poi Is’haq menzionò qualcosa di simile su Abu Bakr e su Hudhayfa, disse: «Essi non facevano differenza fra la colazione e la preghiera prescritta» [prima la colazione e poi la preghiera o viceversa]. Fu raccontato anche su ibn Masud.
Ma il pubblico degli ulema impedisce as-suhur dopo che è sorta l’alba [vera]. È il parere degli imam delle 4 scuole e dei giurisperiti. E fu riportato lo stesso [comportamento] di ‘Umar e di ibn Abbas.
Mentre gli altri lo contestarono con le parole del Profeta [ﷺ]: «“Mangiate e bevete finché ibn Umm Maktum non fa al-adhan, e faceva al-adhan solo dopo il sorgere dell’alba [vera]», al-Bukhari.
In altre versioni: «[ibn Umm Maktum] era un uomo cieco, non faceva al-adhan finché non gli veniva detto: “È sorto il mattino! È sorto il mattino!”», [gli oppositori] ritennero che il giorno cominci dal sol levante.
Ma il pubblico degli ulema contestò con le parole di Allah Ta’ala: (Mangiate e bevete finché, all’alba, possiate distinguere il filo bianco dal filo nero), Al-Baqara, 187; con le parole del Profeta [ﷺ] che disse: «Mangiate e bevete finché ibn Umm Maktum non fa al-adhan»; e con le sue parole [ﷺ]: «Le albe sono due. La prima non proibisce il cibo né consente la preghiera, mentre la seconda proibisce il cibo e consente la preghiera», al-Bayhaqi.E a proposito del detto di Hudhayfa, esso è sospeso (mawquf) perché fu Zarr a prendere as-suhur con Hudhayfa. (citazione di an-An-Nasai)Ma questo è discutibile perché Hudhayfa disse: «Così fece con me il Profeta [ﷺ]», e questo detto è elevato (marfu’).
Il parere corretto con il quale emetto la fatwa, e lo metto in pratica, tratto da tutti questi detti è che:
L’alba vera, che proibisce il cibo e consente la preghiera è, come disse il Profeta [ﷺ], l’alba rossastra, cioè il biancore macchiato di rossastro che si estende sull’orizzonte, quella che riempie le case e le strade, e non c’è nessuno fra la gente che dica il contrario. Un altro orario è inaccettabile, perché non proibisce il cibo e non consente la preghiera.
Traduzione a cura di Islamiqra

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