Il 1° Jumadi Al-Thani 654 ah (circa 5 giugno 1256 dc), furono avvertiti dei deboli terremoti a Medina.
Le scosse però aumentarono ogni giorno di più fin quando al 6 ° giorno un forte terremoto scosse Madinah.
Il sisma fu causato dal magma basaltico che risaliva attraverso le fessure della spessa crosta terrestre di 40 km della penisola arabica. Al sisma seguirono delle eruzioni vulcaniche con la fuoriuscita di lava e cenere, da una fessura massiccia (20 km) a sud est di
Medina, che durarono per 52 giorni. La lava scese per ben 23 chilometri minacciando Madinah, che è situata in pianura, per poi miracolosamente deviare a 4 km dalla città. La luce dalla lava illuminò la notte, al punto che il cielo divenne quasi brillante come se fosse giorno. Così i residenti di Madinah si riunirono presso la moschea del Rasul ( pace e benedizione su di lui) e cominciarono a pregare Allah affinchè fermasse questo destino incombente. Anche il governatore di Medina liberò tutti i suoi schiavi e diede indietro tutto ciò che era stato illecitamente sequestrato. Così, con il dominio e il potere di Allah, il flusso di lava deviò da Madinah scongiurandone così la distruzione completa e divenne una lezione per i musulmani e misericordia per il mondo.
Ha Narrato Abu Hurayra (Radiyallahu anhu), "non sarà l'Ora fino a quando un fuoco non uscirà dalla terra di Hijaz, e getterà luce sul collo dei cammelli a Busra." ► {narrato da Bukhari: 9,234}
Diverse narrazioni raccontano di come i beduini videro nel collo dei loro cammelli quella luce brillante che si poteva osservare da luoghi lontani come un viaggio di cinque giorni!
Sono rimasti solo cumuli di frastagliata roccia nera che si perdono a vista d'occhio.
Il più grande campo di lava dell' Arabia Saudita, 20 mila chilometri quadrati, Harrat Rahat si estende per 300 km a sud della città santa di Al Madinah (Medina).
L'immagine satellitare del vecchio flusso di origine vulcanica, che si discosta chiaramente quando arriva vicino Madina.
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